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Autore Topic: Qualcuno Conosce Questo Host?  (Letto 8299 volte)
romy
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Qualcuno Conosce Questo Host?
« il: 16 Agosto 2006, 12:06:49 »

Ciao,

c'è qualcuno che conosce o ha avuto esperienza con hostservicenet?
I  loro prezzi mi sembrano nettamente inferiori alla media con offerte buone ed abbastanza complete, ma non riesco a trovare nessun riferimento in rete...

 
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Gioxx
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Qualcuno Conosce Questo Host?
« Risposta #1 il: 16 Agosto 2006, 16:26:52 »

Non vorrei sbagliare... ma ci dovrebbe essere qualche riferimento in merito sul forum dei nostri "colleghi" HostingTalk.it!

Update: ho controllato, nel loro forum c'è anche un operatore del provider da te citato... al massimo puoi chiedere informazioni direttamente a lui!
« Ultima modifica: 16 Agosto 2006, 16:27:01 da Gioxx » Loggato

effe8
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Qualcuno Conosce Questo Host?
« Risposta #2 il: 16 Agosto 2006, 19:31:38 »

Miiiiiiiii hai pronunciato il nome della concorrenza....

Subito 40 frustate meno nell'apposita colonna che sorge al centro della pizzeria off-topic.

Ovviamente scherzo... Occhiolino
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romy
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Qualcuno Conosce Questo Host?
« Risposta #3 il: 17 Agosto 2006, 12:38:48 »

Citazione
Non vorrei sbagliare... ma ci dovrebbe essere qualche riferimento in merito sul forum dei nostri "colleghi" HostingTalk.it!

Update: ho controllato, nel loro forum c'è anche un operatore del provider da te citato... al massimo puoi chiedere informazioni direttamente a lui!
Grazie Gioox,

ho chiesto informazioni direttamente all'hoster e mi hanno risposto molto velocemente; tuttavia sarebbe meglio trovare qualcuno che ha già provato questo host per sentire un parere non di parte...
Su hostingtalk quello che sono riuscita a trovare è un'accesa discussione fra appunto hostservicenet e eastitaly (al limite degli insulti..) e sinceramente non si capisce molto se non che la concorrenza è veramente spietata (che novità!)
Non c'è propro nessuno qui che ha provato hostservicenet? va bè visto il periodo credo che una buona parte dei "prozonisti" sia in ferie.
Va buò, aspetto fiduciosa
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luke
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Qualcuno Conosce Questo Host?
« Risposta #4 il: 17 Agosto 2006, 16:25:00 »

In effetti al posto di "campioni del mondo" sarebbe da inserire un'immagine piu' "vacanziera" magari vi mando la mia foto sotto l'ombrellone... he he he.

Tra parentesi, hai provato a vedere che DNS ha questo nuovo provider e quanti siti ha all'attivo secondo ipwalk e webhosting.info?

Intanto possiamo accertarci se e' iscritto all'AHR, l'associazione dei Provider che stabilisce un minimo di credenziale per colui che svolge questa attivita'.
http://www.ahr.it

Poi vediamo i dati del dominio di base, cosi' da renderci conto dove e' ospitato e che DNS utilizza e come registra i siti:
http://whois.domaintools.com/hostservicenet.com

Attraverso la funzione "reverse-ip" di "domaintools.com" possiamo vedere i nomi dei siti ospitati in quel server:

Citazione
1.  auto4.net   0 listings   0 listings
2.  dawidart.com   0 listings   0 listings
3.  eurobetpoint.com   0 listings   0 listings
4.  forzaitaliamassa.com   0 listings   0 listings
5.  freevolo.net   0 listings   0 listings
6.  gruppoeuro.net   0 listings   0 listings
7.  hostservicenet.com   0 listings   0 listings
8.  ilgiustiziere.org   0 listings   0 listings
9.  libera-mente.net   0 listings   0 listings
10.  megachannel.net   0 listings   0 listings
11.  sagradisantanna.com   0 listings   0 listings
12.  stranomavero.info   0 listings   0 listings
13.  superfreenet.com   0 listings   0 listings
14.  tamtamfree.com   0 listings   0 listings
15.  techfull.net   0 listings   0 listings
16.  telefilmtv.com   0 listings   0 listings
17.  theocportal.com

Poi passiamo a IPWALK e a webhostinginfo per vedere i siti (solamente com/net/org/info) che sono attivi su detti nameserver:
http://www.webhosting.info/webhosts/report...TSERVICENET.COM

http://www.ipwalk.com/webhost/total_domain...tservicenet.com

Poi potremo controllare sia ALEXA che INTERNET ARCHiVE che NETCRAFT per vedere la popolarita', l'uptime  e l'anzianita' del sito del provider:
http://www.alexa.com/data/details/traffic_...tservicenet.com

http://web.archive.org/web/*/http://www.hostservicenet.com

http://www.alexa.com/data/details/main?q=h...tservicenet.com

Da quest'altro link potete vedere il movimento giornaliero del provider scelto:
http://www.dailychanges.com/detail/?act=n&...date=2006-08-17

Ora misceliamo tutti questi dati e cominciamo a trarre conclusioni - sempre spannometriche sia ben chiaro - ragionate sulla societa' che ci troviamo di fronte.

Tenete presente che non l'ho detto, ma come sempre si devono considerare le norme di fornitura e tutti gli altri belli aspetti delle discussioni in rilievo, che se sono state messe a rilievo, il motico c'e'...

 :lol:  

Quali sono le vostre conclusioni su questo provider dopo aver considerato questi aspetti? Parliamone dai, che possiamo ragionare assieme.
« Ultima modifica: 17 Agosto 2006, 16:29:56 da luke » Loggato

Shazan
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Qualcuno Conosce Questo Host?
« Risposta #5 il: 17 Agosto 2006, 17:41:09 »

Citazione
Intanto possiamo accertarci se e' iscritto all'AHR, l'associazione dei Provider che stabilisce un minimo di credenziale per colui che svolge questa attivita'.
http://www.ahr.it
 
Luke,

sono d'accordo con tutto ciò che hai scritto ma che l'iscrizione all'AHR costituisca una garanzia non lo condivido per i seguenti motivi:
1 - non si tratta di una certificazione di qualità nè di una autorizzazione
2 - fondamentalmente si può iscrivere chiunque, basta pagare la quota...
3 - lo scopo principale è quello di consentire agli hoster iscritti di ottenere agevolazioni, sconti, etc.
4 - il 30% degli iscritti appartiene allo stessa azienda.....

Profondo rispetto per l'iniziativa ma considera che esistono numerosi provider che hanno deciso di proposito di non iscriversi alla predetta associazione, prevalentemente perché non ne condividono lo spirito, gli obiettivi e perchè non hanno bisogno di stringere "patti" e accordi con i concorrenti...
« Ultima modifica: 17 Agosto 2006, 18:07:10 da Shazan » Loggato

newmedialabs
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Qualcuno Conosce Questo Host?
« Risposta #6 il: 17 Agosto 2006, 17:50:27 »

Citazione
Luke,

sono d'accordo con tutto ciò che hai scritto ma che l'iscrizione all'AHR costituisca una garanzia non lo condivido per i seguenti motivi:
1 - non si tratta di una certificazione di qualità nè di una autorizzazione
2 - fondamentalmente si può iscrivere chiunque, basta pagare la quota...
3 - lo scopo principale non è quello di tutelare i clienti ma di consentire agli hoster iscritti di ottenere agevolazioni, sconti, etc.
4 - il 30% degli iscritti appartiene allo stessa azienda.....

Profondo rispetto per l'iniziativa ma considera che esistono numerosi provider che hanno deciso di proposito di non iscriversi alla predetta associazione, prevalentemente perché non ne condividono lo spirito, gli obiettivi e perchè non hanno bisogno di stringere "patti" e accordi con i concorrenti...
Mi trovo d'accordo con Shazan, tra l'altro inizialmente la quota era ben piu' alta del 30%, ma noto che recentemente il numero di iscritti si e' ingrandito.
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luke
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Qualcuno Conosce Questo Host?
« Risposta #7 il: 17 Agosto 2006, 17:54:57 »

In effetti l'iscrizione ad AHR di per se non dice nulla, comunque sia personalemente penso che tale iscrizione rappresenti un piccolo esame.

Questo perche' per associarsi all'AHR si deve avere un sito che superi un minimo di standard a livello di informazioni messe a disposizione dell'utente. Si devono infatti pubblicare chiaramente i dati societari e aderire pubblicamente al "codice deontologico", oltre che pagare una quota annuale, che sara' anche poco, ma dimostra un minimo impegno da parte del Provider di operare in questo settore e di essere chiaramente riconoscuto come tale.

Va da se  che uno puo' avere un codice deontologico migliore di quello di AHR, ma un conto e parlarsi contro, mentre un altro e farsi attestare queste cose da un'associazione di categoria.

Associarsi all'AHR non sara' sicuramente la via definitiva per qualificarsi come provider affidabile, ma penso che sia un buon primo passo. Con questo non voglio sparare contro i non associati, ma sicuramente se uno ha i mezzi e le possibilita' per farlo penso sia una cosa buona da fare. E qui mi fermo perche' non vorrei che alcuni pensano che sono uno sponsorizzatore dell'AHR.  Sorriso  
« Ultima modifica: 17 Agosto 2006, 17:57:09 da luke » Loggato

Shazan
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Qualcuno Conosce Questo Host?
« Risposta #8 il: 17 Agosto 2006, 18:10:16 »

Ottimo spunto quello del codice deontologico, mi sembra una buona idea quella di prenderlo come metro di paragone. Avrai modo di constatare che moltissime aziende sono perfettamente in linea con questo codice pur avendo scelto di non aderire all'associazione.

[edit] Aggiungo una nota che spero possa diventare uno spunto interessante. A trasparenza come sono messi gli iscritti? Quanti e quali tra gli iscritti ha pubblicato nel proprio sito le caratteristiche dei propri server? E l'uptime dettagliato? E' presente un forum ad accesso pubblico? Mi sembrano elementi importanti per giudicare l'affidabilità di un provider, al di là dell'appartenenza ad un'associazione, o sbaglio? [/edit]
« Ultima modifica: 17 Agosto 2006, 18:37:07 da Shazan » Loggato

bad
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Qualcuno Conosce Questo Host?
« Risposta #9 il: 17 Agosto 2006, 20:14:20 »

Citazione
Ottimo spunto quello del codice deontologico, mi sembra una buona idea quella di prenderlo come metro di paragone. Avrai modo di constatare che moltissime aziende sono perfettamente in linea con questo codice pur avendo scelto di non aderire all'associazione.
Capisco che la "scelta" di non aderire è assolutamente nobile e non squalifica minimamente chi opera tale scelta. Anzi personalmente penso che queste "associazioni" poi non siano altro che un "cartello" o una "lobby" mascherato dietro un'aspetto filantropico.

Non conosco questa AHR, vedo solo che hanno uno statuto fatto davanti ad un notaio, un regolamento, un codice deontologico (minimale con con punti interessanti) e vedo anche che tra fondatori e soci c'e' praticamente tutto il settore "che conta" che poi Aruba la faccia da padrona è vero ma non è colpa di AHR se si sono comprati una vagonata di società :-)

Certo v'è da dire che il fatto di presentare una condidatura e farsi fare il "pelo" per l'adesione denota sicuramete il possesso di alcuni banali "requisiti minimi", questo indipendentemente dalla quota associativa e dalla sua entità.

Non credo nemmeno che che il fatto che un'azienda sia associata ad AHR abbia un benchè minimo significato in relazione alla qualità del servizio offerto, ma solo al fatto che l'azienda "esiste" che abbia uno "statuto conforme" un rappresentante legale, che operi con correttezza operativa e fiscale con il cliente ecc ecc. Sono requisiti "stupidi" ma forse l'80% degli hoster italiani questi requisiti non li hanno assolutamente.  Vedi caso Excom dove sto ancora aspettando la fattura di un prodotto comprato nel 2005, pagato, scaduto e "seppellito" per i motivi noti a tutti.

In quel caso il forum c'era (pilotato pure per la verità) i datacenter mirabolanti pure e i server mega anche (poi rivelatosi tutto fumo al vento).

Secondo me, dal punto di vista della trasparenza un "forum aziendale" pilotato e moderato non serve a nulla, forse questi (intendo dire forum indipendenti, tipo prozone) e altri simili sono i posti giusti per misurare la trasparenza.

Per esempio, su prozone, è pieno di problemi relativi a tophost e quasi niente relativamente agli altri (tranne excom); che gli altri non hanno problemi ?  molto più semplicemente tophost ha "invitato" gli utenti a venire a scrivere qui, altri si sono organizzati il loro "walled garden" dove tenere dentro i propri clienti. Io ho prodotti con Aruba, non vanno certo meglio di quelli che ho con tophost ma qui non si viene a lamentare quasi nessuno, si si lamentano sul forum di Aruba dove se il post non piace o fa paragoni sgraditi non passa proprio o viene segato alla velocità della luce.
« Ultima modifica: 17 Agosto 2006, 20:17:19 da bad » Loggato
seeweb
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Qualcuno Conosce Questo Host?
« Risposta #10 il: 18 Agosto 2006, 12:53:59 »

Citazione
sono d'accordo con tutto ciò che hai scritto ma che l'iscrizione all'AHR costituisca una garanzia non lo condivido per i seguenti motivi:
Salve shazan, lieto di conoscerti.
Siccome ho letto questo thread e siccome Seeweb è tra i fondatori dell'associazione AHR ed io personalmente mi onoro di fare parte del consiglio direttivo ho deciso di fare un intervento, in questa sede, a nome di AHR.
Premetto che ritengo  assolutamente degna di rispetto la tua posizione di "non associarti" anche se mi auguro di riuscire a farti cambiare idea non sono però d'accordo con le motivazioni che adduci, se permetti vorrei dirti la mia sui singoli punti che hai indicato.
Citazione
1 - non si tratta di una certificazione di qualità nè di una autorizzazione
Questo è assolutamente vero, da nessuna parte nei documenti AHR diciamo che vuole essere una cosa del genere, sebbene riteniamo che qualcosa in questa direzione vada fatto.

Citazione
2 - fondamentalmente si può iscrivere chiunque, basta pagare la quota...
Questo invece non è vero. Non è l'unico requisito, anzi "volutamente" abbiamo creato la figura del "socio osservatore" la cui quota è assolutamente risibile proprio per non mettere ostacoli economici  di accesso all'associazione.
Come puoi vedere (i documenti sono pubblici e consultabili) ci siamo dati un regolamento molto semplice e chiaro che norma i requisiti di accreditamento. Ti garantisco che al momento sono state rigettate alcune domande ed altre sono in coda di revisione proprio perchè cerchiamo di essere attenti a che tali requisiti "minimi" siano soddisfatti.

Citazione
3 - lo scopo principale è quello di consentire agli hoster iscritti di ottenere agevolazioni, sconti, etc.
Questo "colpo basso" sinceramente non me lo aspettavo, ti chiedo: dove hai letto questo ? ma ti dico di più: se hai notizia che siano state fatte operazioni del genere (chiaramente extra statuto) ti prego di informarmi perchè mi sembra assurdo che ne io, ne nessuno del direttivo ne abbia evidenza.
Lo scopo principale è scritto nello statuto all'art.5 e ti garantisco che tutta AHR ha lavorato e sta lavorando solo e unicamente per dare attuazione ai punti li elencati.
 
Citazione
4 - il 30% degli iscritti appartiene allo stessa azienda.....
Questo è vero nella sostanza, non so se è vero nella percentuale ma è innegabile che molte aziende associate fanno parte del gruppo Aruba. Come ha detto qualcuno altro qui non è certo colpa di AHR se Aruba compra delle società e lo fa in maniera legale e seria, aggiungerei che non è nemmeno colpa di Aruba che ciò accada. Non vedo nemmeno un problema in questo se in seno all'associazione c'è poi una dialettica sana e costruttiva indipendentemente dalla "dimensione" degli associati e ti garantisco che è esattamente così.

Citazione
Profondo rispetto per l'iniziativa ma considera che esistono numerosi provider che hanno deciso di proposito di non iscriversi alla predetta associazione, prevalentemente perché non ne condividono lo spirito, gli obiettivi e perchè non hanno bisogno di stringere "patti" e accordi con i concorrenti...
Questo punto invece non lo capisco proprio. Non condividere, cito testualemente  lo spirito, gli obiettivi di AHR secondo me significa voler operare al di fuori delle regole "di base" di qualsiasi settore del commercio, dell'industria, dei servizi. Posso capire che la motivazione possa essere: " non mi sta simpatica AHR, non mi stanno simpatici i fondatori" ma dire di non condividerne spirito e obiettivi può significare, scusa la franchezza, solo due cose:
-si ignorano quali siano
-si vuole operare nel mercato in modo "fantasioso" e senza aluna regola deontologica.

Se invece ritieni veramente "non condivisibili" alcuni degli obiettivi, ti chiedo di parlarne, siamo assolutamente disposti a rivederli qualora presentassero delle storture di tale livello e fossero, oltretutte, sfuggite a tutti noi.

Non capisco poi a cosa ti riferisci quando parli di "patti e accordi con i concorrenti", anche qui non so quali siano le tue fonti ma ti garantisco che al di la di un "profondo rispetto" e la "nomale spontanea cooperazione tra concorrenti" non c'è niente di più.

Mi farebbe molto piacere averti come ospite alla prossima assemblea dei soci, per farti "toccare con mano" come la realtà di AHR sia molto, ma molto diversa da come tu la "percepisci".

Un saluto

Antonio Baldassarra
ceo seeweb
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romy
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Qualcuno Conosce Questo Host?
« Risposta #11 il: 18 Agosto 2006, 13:26:49 »

Oh ma allora non siete tutti in ferie!

Mi sembra comunque che la discussione stia prendendo una strada diversa...
Grazie ai suggerimenti di luke, secondo me, si possono dire alcune cosette:

1) le info presenti sul loro sito (hostservicenet per ricordare...) mi sembrano trasparenti perchè coincidono con quelle che si trovano con i vari tools, cioè che sono nati da poco, che hanno i server in America ecc.

Offrono una SLA del 99,9% con tutte le % di rimborso specificate, hanno un forum pubblico (un pò vuoto).

2)la cosa più strana è che ospitano solo 18 siti sui loro server, le offerte credo siano buone per cui l'unica spiegazione che mi viene in mente è che forse è poco conosciuto come host.
Voi che pensate?

 
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Shazan
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Qualcuno Conosce Questo Host?
« Risposta #12 il: 18 Agosto 2006, 13:49:05 »

Salve Antonio,

il piacere è soprattutto mio, vista la stima di cui godi per l'impegno, la serietà e la qualità dei servizi di cui sei artefice. Sono anche dell'opinione che la discussione debba svolgersi in modo costruttivo e spero di non aver deviato dal mio intento dichiarando le mie impressioni sull'associazione.

Tornando a noi, il punto 1 sembra essere chiarito. Era la nota che mi premeva più evidenziare onde evitare che gli utenti ritenessero "fuori legge" i non aderenti all'associazione, cosa che ovviamente sarebbe alquanto sgradevole per i non iscritti. Sono certo che sarai d'accordo su questo.

Sul punto 2, mi piacerebbe avere ulteriori informazioni sul socio osservatore. Ti sarei grato se mi fornissi un link o se mi quotassi qualche estratto, ti chiedo perdono ma il tempo è davvero tiranno, anche ad Agosto... purtroppo...

Ritengo di non essere stato sufficientemente chiaro relativamente al punto 3, e lo riscontro vedendo la tua reazione. Vediamo se estendendo il discorso riesco a chiarire meglio. E' ovvio che l'unione faccia la forza, da questo ne deriva la possibilità di esercitare pressioni sul mondo politico, sui fornitori di connettività, etc. allo scopo di ottenere l'approvazione di leggi a tutela dei provider, tariffe agevolate per acquisti in pool, etc. Ritengo sarebbe sensato da parte dell'associazione agire in questo modo. Il problema è: tali pressioni vanno ad esclusivo vantaggio degli aderenti? di tutta la categoria? degli utenti? Una cosa è ciò che dice lo statuto, un'altra sono le ripercussioni pratiche dell'operato. Sono completamente fuori strada? Non potrei avere interlocutore migliore, per cui ti prego di chiarirmi questo punto.

Per il punto 4, che non vi siano tendenze dittatoriali o tentativi da parte dei più grossi di imporre le proprie decisioni non può che essere positivo. Bene.

Antonio, il problema di fondo probabilmente risiede nella diversa concezione che il sottoscritto ha della politica (non in senso letterale...) e dell'economia. Le corporazioni e le associazioni di categoria sono sempre state contestate dai più liberali sin da quando, nel medioevo, furono concepite, perché al di là degli statuti, tendono a tutelare i propri interessi... ma il problema è: a discapito di chi? Questi sono lo spirito e gli obiettivi che non condivido. L'oligopolio è una condizione economica molto dannosa per i consumatori e  soprattutto per il mercato, e qualsiasi iniziativa mi dia la sensazione di voler ottenere tale condizione mi sembra estremamente pericolosa.

Si tratta di folli elucubrazioni di un economista che ha deciso di fare l'informatico o c'è qualcosa di sensato in quello che ho scritto?

Grazie per l'invito, peraltro molto gradito ma sfortunatamente gli impegni e la distanza mi impediscono di accettarlo.
« Ultima modifica: 18 Agosto 2006, 13:51:01 da Shazan » Loggato

seeweb
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Qualcuno Conosce Questo Host?
« Risposta #13 il: 18 Agosto 2006, 15:55:14 »

Citazione
Sul punto 2, mi piacerebbe avere ulteriori informazioni sul socio osservatore.
Dallo statuto:
Codice:
Sono soci ordinari e osservatori tutti coloro che condividono l’oggetto sociale e la cui domanda di adesione sia stata accolta dal Consiglio Direttivo che risultino in regola con il versamento delle quote associative.....

....Il Consiglio Direttivo è nominato dall'assemblea dei soci tra i soci fondatori, ovvero tra gli associati con una anzianità di iscrizione nel libro soci non inferiore ad anni due. Si compone di un massimo di sette soci, quattro soci fondatori e tre soci ordinari. Durano in carica tre anni e sono rieleggibili.
......
Art. 1.4 Quota associativa annuale
E’ fissata in 500,00 euro (cinquecento euro) per i Soci Fondatori ed Soci Ordinari, mentre per Soci Osservatori in 100,00 euro (cento euro).

Quindi in sostanza i soci osservatori non possono ricoprire cariche

Per l'ammissione valgono gli stessi requisiti di selezione riportati qui: http://www.ahr.it/regolamento.asp?action=down1


Citazione
Ritengo sarebbe sensato da parte dell'associazione agire in questo modo. Il problema è: tali pressioni vanno ad esclusivo vantaggio degli aderenti? di tutta la categoria? degli utenti? Una cosa è ciò che dice lo statuto, un'altra sono le ripercussioni pratiche dell'operato.

Ti sembrerà strano ma fino ad oggi non sono state fatte attività in tal senso, per noi le "urgenze" al momento sono:
-individuazione dei requisiti minimi per gli operatori, principalmente a tutela dell'utente e per evitare che questo, "collezionando fregature" concluda che "tutto il settore è malato"
-portare a conoscenza delle istituzioni, ed in particolare del ministero delle comunicazioni e dell'industria delle peculiarità del nostro lavoro e di quello che le istituzioni possono fare, a costo zero, per farlo sviluppare. Il mercato dei domini e dell'hosting in Italia e' meno di 1/5 di quello tedesco per esempio.
-cercare di avere qualche rappresentante ahr nei "tavoli che contano" per evitare di vederci "cadere sulla testa" dei provvedimenti che possono mettere in ginocchio il settore (vedi discorso dei log, oppure solida responsabilità dell'hoster con il gestore dei contenuti circa violazioni di leggi, diritti ecc ecc).
-gestione più "razionale e moderna" del registro ccTLD .IT

Quanto a operazioni tese ad avere "sconti" o fare "cartello" di fronte a fornitori non ne abbiamo mai parlato e penso non abbiano troppo senso in quanto molti di noi hanno rapporti particolare e personalizzati con i fornitori e non avrebbero vantaggio alcuno da una cosa del genere. In altri casi, come per esempio il registro .IT, una cosa del genere non sarebbe possibile oltre che controproducente.

L'unica cosa della quale si sta valutando il da farsi è sul fronte "legale", in quanto cominciano ad essere tante le controversie che coinvolgono gli Hoster.

Citazione
Le corporazioni e le associazioni di categoria sono sempre state contestate dai più liberali sin da quando, nel medioevo, furono concepite, perché al di là degli statuti, tendono a tutelare i propri interessi... ma il problema è: a discapito di chi? Questi sono lo spirito e gli obiettivi che non condivido. L'oligopolio è una condizione economica molto dannosa per i consumatori e  soprattutto per il mercato, e qualsiasi iniziativa mi dia la sensazione di voler ottenere tale condizione mi sembra estremamente pericolosa.

Ti stupirò ma sono d'accordo con questa tua visione: associazioni e soprattutto ordini e corporazioni sono una "distorsione" del mercato e finiscono per diventare "autoreferenziali" e "dittatoriali". Se in una fase iniziale del particolare mercato di riferimento possono essere utili a dare dei "principi guida" a tutela dell'utente/consumatore in una fase di mercato maturo diventano solo uno strumento per "blindare il mercato da nuovi accessi" e per "eliminare il mercato" generando e tutelando "rendite di posizione", tutto a danno esclusivo del cliente/consumatore.

Ma il nostro mercato  è in fase embrionale e con un grosso gap d'informazione tra produttore e consumatore e quindi un ruolo "di riferimento" di un'associazione può essere utile a far crescere il mercato in modo sano ed equilibrato.
E poi c'è un'altra questione: in Italia le istituzioni non sono abituate a relazionarsi con il mercato, non si relazionano con un privato a meno che questo non sia "pesante" e capace di fare lobbyng autonomamente (vedi Fiat), mentre sono portate a confrontarsi con "associazioni" o comunque rappresentanze di categoria e non di aziende.

Molto francamente io penso che muoversi in forma associativa (tipo AHR) oggi possa fare bene a tutti, se AHR dovesse diventare quello che oggi è l'ordine degli avvocati, degli ingegneri o dei farmacisti o quant'altro sarei il primo a chiederne lo smantellamento perchè non avrebbe altra funzione di quella di "sigillare il mercato".

Ciao.
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newmedialabs
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Qualcuno Conosce Questo Host?
« Risposta #14 il: 18 Agosto 2006, 20:18:20 »

Ciao Antonio,
mi permetto di inserirmi anche io in questa 'chiacchierata'.

In effetti all'inizio ero abbastanza d'accordo con quanto detto
nei primi posto da Shazan.

Devo dire che meramente dal sito web non e' chiaro lo scopo dell'associazione
ne tantomeno i progetti che state portando avanti.
In effetti ad una occhiata veloce sembra piu' una vetrina che altro.

Le spiegazioni che invece hai dato oggi fanno pensare ad una struttura ben costruita
e con obbiettivi realistici.

Citazione
Ti sembrerà strano ma fino ad oggi non sono state fatte attività in tal senso, per noi le "urgenze" al momento sono:
-individuazione dei requisiti minimi per gli operatori, principalmente a tutela dell'utente e per evitare che questo, "collezionando fregature" concluda che "tutto il settore è malato"
-portare a conoscenza delle istituzioni, ed in particolare del ministero delle comunicazioni e dell'industria delle peculiarità del nostro lavoro e di quello che le istituzioni possono fare, a costo zero, per farlo sviluppare. Il mercato dei domini e dell'hosting in Italia e' meno di 1/5 di quello tedesco per esempio.
-cercare di avere qualche rappresentante ahr nei "tavoli che contano" per evitare di vederci "cadere sulla testa" dei provvedimenti che possono mettere in ginocchio il settore (vedi discorso dei log, oppure solida responsabilità dell'hoster con il gestore dei contenuti circa violazioni di leggi, diritti ecc ecc).
-gestione più "razionale e moderna" del registro ccTLD .IT

Quanto a operazioni tese ad avere "sconti" o fare "cartello" di fronte a fornitori non ne abbiamo mai parlato e penso non abbiano troppo senso in quanto molti di noi hanno rapporti particolare e personalizzati con i fornitori e non avrebbero vantaggio alcuno da una cosa del genere. In altri casi, come per esempio il registro .IT, una cosa del genere non sarebbe possibile oltre che controproducente.

L'unica cosa della quale si sta valutando il da farsi è sul fronte "legale", in quanto cominciano ad essere tante le controversie che coinvolgono gli Hoster.

Il mio consiglio da esterno (per il momento), se mi posso permettere, e' di rendere il tutto
piu' trasparente attraverso il sito web o altre modalita' di comunicazione.
Questo per rendere tutto piu' chiaro sia agli utenti che agli stessi hosting provider
non ancora associati.

Comunque sembra essere davvero un'ottimo progetto.

I miei complimenti.

Ciao,
Luca
« Ultima modifica: 18 Agosto 2006, 20:18:54 da newmedialabs » Loggato

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