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Autore Topic: Tutela Dell'hosting  (Letto 13392 volte)
zappa53
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Tutela Dell'hosting
« Risposta #30 il: 8 Marzo 2006, 19:05:23 »

le positive offerte di collaborazione qui viste sono incoraggianti.

proporrei di unificare questo progetto a quello di effe8, il decalogo del candidato hosted, perchè mi sembra che sia organico ed armonico, nel concetto.

il vedere che gente di joomla si rende disponibile, mi fa pensare che il progetto possa basarsi su questo splendido cms. così si facilita il compito ai contributors in termini di news, in condizioni di sicurezza del db (mi sono preso il lusso di leggermi la storia di joomla <> mambo, e mi sono convinto che il primo abbia più futuro).

ovviamente la parte monitoraggio sarà una specie di modulo a parte, ma credo che l'architettura lo consenta. e, visto che la messa a punto del monitoraggio sarà, giocoforza, una cosa non proprio immediata, la parte informativa / didattica potrà svilupparsi più velocemente, credo anche traendo parte dei suoi contenuti proprio da qui. si tratta di mettere un po' d'ordine tra tante cose interessanti sparse nei thread.

mi è venuta anche un'altra idea, che potrebbe rivelarsi utile. se il monitor assegnasse dei bollini d'iscrizione, sarebbe un buon metodo per avere una prima notizia su questo o quel candidato (come il bollino blu sul parabrezza). qualcosa tipo fastcounter o antipixel, o i patacchini w3c, magari con un colore diverso a seconda della classe rilevata, dinamico. magari suddiviso per iscrizione e classe di rilevazione (qui ci vuole un minimo di storico, ovviamente).

i partecipanti dovrebbero semplicemente caricarsi uno script in homepage che gli gestisce il bollino in funzione dei dati raccolti.

l'idea mi è venuta vedendo certi loghi "gut" che dànno in germania ai prodotti, dopo averli sottoposti a delle prove di qualità. chi esponesse il logo "buono" già darebbe un'informazione "terza", sintetica ma sostanzialmente esaustiva sui rischi. chi la facesse fuori dal vaso si vedrebbe scomparire il "buono" dal bollino. chi desse prova di gran qualità nel tempo potrebbe raggiungere "molto buono". tutto gestito dinamicamente ed automaticamente. fatti, non pugnette, direbbe l'assessore.

certo, tutta 'sta faccenda dovrebbe essere controllata da un comitato di garanti, sufficientemente "terzo" da escludere dubbi sulla credibilità. a me non spiacerebbe farne parte come uno dei fondatori, ma non assumerne tutta la responsabilità; sono uno che lavora nel settore come tanti, e non, come ho già detto, il notaio di pupo...

penso che sia il caso di cominciare a radunare la truppa e tentare di abbozzare un piano. quelli che le sanno tutte potrebbero avanzare uno schema funzionale. per la buccia abbiamo già qualche idea, qui da me. per la cipolla bisognerebbe studiarsi un po' i meccanismi di netcraft. è il vantaggio di essere secondi.

la settimana ventura avrò il nuovo server a disposizione e potrò presto aprire un virtual server apposito, se gli amici qui si impegnano a spremere le meningi. che faccio? registro un dominio a nome della mia società? a nome mio? qualcuno ne ha già in stand-by? dopo aver letto la storia di mambo mi tremano un po' i polsi... non vorrei fare la figura della Miro.

non vorrei però nemmeno creare un ministero senza portafoglio. un gentlemen agreement che sfoci in una libera associazione, forse.

ho visto adesso che hai messo il thread in evidenza, grazie effe8, sei un padrone di casa squisito.

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Tutela Dell'hosting
« Risposta #31 il: 8 Marzo 2006, 21:04:54 »

io posso offrire tutta la collaborazione per joomla...   in effetti si potrebbe partire con sito che contiene il nostro "decalogo per l'hosting" e poi in seguito aggiungere automatizzazione e monitoraggio.
si potrebbe cominciare a lavorare sullo script per il ping ai vari hoster, e poi quando questo è pronto si comincia a scrivere il codice che genera i vari report/grafici...
si dovrebbe risolvere anche questo problema: monitoriamo tutti i provider, oppure chi vuole si può iscrivere?
inoltre sentiamo le proposte sull'intestatario del dominio: io su questo non so molto e mi rimetto alle vostre decisioni
@zappa53   attento a non fare la figura della Miro, altrimenti ce ne andremo tutti e creeremo un progetto parallelo (molto più bello  :lol: )
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Tutela Dell'hosting
« Risposta #32 il: 8 Marzo 2006, 21:27:15 »

Era un pò di tempo che seguivo questa discussione ed ora vorrei fornire un mio piccolo contributo con un mio pensiero.

Il nocciolo della questione è ben chiaro ed è assolutamente importante, ma la piega che sta prendendo il progetto mi convince proprio. Sinceramente questa cosa tipo "netcraft" italiano mi lascia un pò perplesso. Pingare i server potrebbe dire tanto ma soprattutto potrebbe dire poco, troppo poco.
Basare la qualità di un intero prodotto dalle statistiche dedotte da un insieme di ping mi sembra, molto, troppo riduttivo. Io continuo a sostenere che il miglior modo per avere tutela è il mercato e quindi il giudizio dei consumatori.

Usare il semplice ping (o anche un traceroute) ci dice solo se c'è connettività tra il nostro server da dove parte il ping e il server di destinazione, informazione scarna e poco utile. Ad esempio per tutta la mattinata di domenica ho avuto seri problemi a raggiungere un host in US dall'ADSL Wind mentre non avevo il minimo problema dall'ADSL Eutelia, infatti da un traceroute si notava che i pacchetti venivano droppati su un gateway Wind. Ora se il server di monitoraggio fosse stato su connettività Wind, avrebbe risentito del problema assegnando un down al server in US. Proprio per ovviare a questo problema i servizi di monitoraggio usano pingare il server da diversi server e da diverse reti, così che se da una rete il ping non riesce, si prova da un'altra e così via, più è alto il numero di reti e più è alta la probabilità che l'host che si vuole raggiungere sia effettivamente down.
Badate che ho scritto alta probabilità l'host sia down e non certezza.

Inoltre questo test elimina completamente dalla valutazione fattori a mio parere importantissimi quali: customer care, qualità della connettività, carico del server, carico e reperibilità di servizi accessori (se va giù mysql e il server rimane up io lo considero un down).

Prozone è un forum dedicato all'hosting, ed effe8 aveva espresso il desiderio di diventare come webhostingtalk e vi dirò che secondo me è quella la strada da percorrere. Su webhostingtalk si trovano veramente tutte le informazioni necessarie a fare una scelta oculata negli US.

Però, non è tutto oro quel che luccica, e un forum ha anche i suoi contro, ad esempio: si va facilmente offtopic, si può flammare, o si difendono opinioni di religione non supportate dai fatti ma che rendono la discussione caotica.

Ecco quindi io propongo di integrare lo strumento forum con un altro strumento a mio avviso razionale ed utile: un sistema di raccolta dati, una sorta di questionario veicolato che permetta di raccogliere tutti i dati di (s)gradimento di un provider direttamente dagli utenti consumatori, così da poter formulare tutte le statistiche dal caso. Ovviamente devono essere presenti regole ferree che rendano i dati credibili, ad esempio devo compilare una scheda in quanto cliente di un provider da almeno tot tempo, etc etc. A queste schede, alleghiamo una recensione, scritta da utenti del forum "importanti", insomma che abbiano conquistato una certa credibilità, e una bella discussione proprio sul forum.

A mio parere il dialogo tra utenti consumatori è in assoluto lo strumento migliore per avere tutela nell'hosting, più di una percentuale di ping ben riusciti.


Scusate il messaggio super prolisso, ma spero possa essere utile.
 
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zappa53
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Tutela Dell'hosting
« Risposta #33 il: 9 Marzo 2006, 00:38:32 »

trovo molto utili le considerazioni di step76.

in effetti la mia idea è fornire dati utili alla scelta e/o cambio. i sondaggi vanno benissimo, perchè no. il dubbio che mi viene è che possano essere manovrati in qualche modo da concorrenti senza scrupoli che inseriscono commenti volutamente malevoli. bisogna studiarla bene.

quanto alla relatività dei dati, questa, purtroppo, è una delle strozzature da studiare e by-passare. la duplicazione dei ping da nodi ben separati è una buona soluzione. i dati vanno poi depurati dalle interferenze generali, chiamiamolo rumore di fondo. se va giù un serverone telecom a roma, come 3 settimane fa, non so cosa possa venire fuori come risultato...

certo, basarsi sull'efficienza delle ADSL è anche riduttivo, perchè è abbastanza noto che abbiano prestazioni, diciamo, aleatorie. uno o più server collegati in server farm come si deve dovrebbero avere una connettività tutta diversa, e sono collegate alle fibre di svariati carrier. altrimenti varrebbe il discorso fatto da qualche anima bella, che proponeva l'auto-hosting casalingo via fastweb. le dorsali ottiche sono un'altra cosa.

se si va a leggere le spiegazioni su netcraft, si scopre che hanno 4 centrali delocalizzate e che dichiarano che i datacenter dove sono allocate sono favoriti nei risultati (che fair play!)

ma in ogni caso ci sono tante cose da dire e da fare, tutto serve. questa è una proposta di brainstorming, dove tutte le idee sono ben accette, anzi sono espressamente richieste... uhè, mica si fa un sito del genere con 4 fesserie, ci vuole della polpa.

il feedback degli utenti è certamente fondamentale. concordo sul fatto che ci devono essere regole ferree per rilasciare commenti. denunce anonime, e magari capziose, vanno escluse. diritto di replica da parte degli interessati. mi viene in mente mimandaraitre. chi denuncia disservizi deve assumersi la responsabilità di farlo.

quanto agli elementi collaterali di disservizio, tutto fa informazione, anche i mysql impazziti, perchè no. il punto è che la mia formazione scientifica mi suggerisce che tutto quanto sia misurabile sia più "neutro" di quanto sia solo opinabile. per la legge dei grandi numeri, l'efficienza si misura statisticamente su rilevazioni strumentali. il loro valore aumenta col numero dei dati a disposizione ed il margine d'errore si riduce. la sfiga non è un elemento statistico, e viene depurata, al pari della deviazione standard.

quello che conta è misurare l'intorno del vertice della campana di gauss. il +/- 5% agli estremi viene comunque tosato. parlando, giustamente di netcraft italiano, ci si dovrebbe occupare di hosters italiani, ed il campo si restringe. per l'estero c'è già informazione, no? vuoi che che con tre punti di rilevazione: nord, centro, sud, non si riesca ad avere una rilevazione attendibile?

il customer care non si misura coi ping, questo è chiaro. ma si può sondare, per esempio, il tempo di risposta ad un ticket. non quello dell'auteresponder, ovviamente. quello di soluzione del problema. un altro bel metodo è quello di sondare la knowledge base fornita ai clienti, i tutorials, la documentazione fornita nei forum e negli helpdesk... eh, ce n'è di materiale informativo da raccogliere. probabilmente bisognerebbe reclutare un gruppo di "assaggiatori" che recensiscano i singoli operatori, col metodo delle guide gastronomiche.

quando ho detto che ero disponibile ad ospitare il sito, ho specificato "in prima battuta". una cosa del genere non è il forum dei pokémon, ci vuole una struttura adeguata. ovvero, il sito informativo non è poi l'enciclopedia britannica, ci sta in uno spazio normale, da sito normale. i sensori di rilevamento sono una faccenda diversa. ecco perchè la cooperazione degli operatori è fondamentale. a quelli buoni il servizio fa solo comodo, e vale la pena che lo supportino anche tecnicamente.

ecco perchè ho proposto ad effe8 di unificare i due filoni. la sua idea è di fornire impostazioni filosofiche dei criteri di scelta, basate sull'esperienza. la mia è di creare un'esperienza collettiva che supporti di dati l'elaborazione filosofica. è un rapporto circolare... la filosofia suggerirà dove aprire nuovi filoni di investigazione e monitoraggio.

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Tutela Dell'hosting
« Risposta #34 il: 9 Marzo 2006, 09:45:35 »

Volevo dire la mia su joomla. Non mi piace perche' e' ancora agli inizi e il codice di questi CMS in generale e' soggetto a exploit. oltre a cio' con tutti i fronzoli e funzionalita' che hanno questi "cosi" ti succhiano piu' risorse di quel che fanno.

La mia idea e' quella di creare un qualcosa di semplice e facilmente manutenibile, un qualcosa stile blog.

L'ideale sarebbe di non utilizzare nulla di preconfezionato, o al limite usare qualcosa di leggero come ad esempio "wordpress".


Altri aspetti a commento su cio' che hanno esposto sia step76 che zappa53.

Penso che mettere su un servizio come "netcraft" non sia impossibile anche se rappresenta un successo ambizioso. Per acquistare "credibilita'" penso che ci sia da investire in termini di programmazione e di strutture sicuramente progettando bene tutto a tavolino e partendo con qualche sponsor forte. Altrimenti ci ritroviamo a spendere qualcosa da 4/5000 Euro senza nessun ritorno almeno a copertura delle spese vive.

Oltre a cio', che si pinga? Netcraft controlla i DNS, ma non so se si mette a pingare 1 ad 1 tutti i server di Aruba. E se Aruba (ho citato un nome a caso) non fornisce tutti gli IP dove ha collocato i server che si fa? Si pinga a casaccio?

Non e' piu' saggio cominciare a costituire una sorta di associazione dei consumatori con indagini accurate  e schede per i diversi provider? Penso che in questo posto ci siano abbastanza pareri costruttivi per mettere giu' delle schede reali sia lato esperienza utente che lato indagine provider che ne dite? Poi, dovremo promuovere queste schede e farle diventare credibili e desiderabili attraverso l'approvazione congiunta di AHR e di qualche associazione consumatori. Che ne dite?

Poi faccio un'altra e ultima riflessione. In questi giorni ci si ritrova bene a parlare qui e sarebbe utile magari per tenere raccolte tutte le iniziative creare delle "costole" di prozone, come ad esempio "forum.prozone.it" e ancora "statisticheweb.prozone.it" e via dicendo, oppure cercare di creare un network di siti che siano collegati tra loro come ad esempio tutti i siti di "html.it".

 
« Ultima modifica: 9 Marzo 2006, 10:15:31 da luke » Loggato

miki89
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Tutela Dell'hosting
« Risposta #35 il: 9 Marzo 2006, 13:52:24 »

credo che una sorta di database di opinioni sia fattibile...  buona idea quella di creare nuove costole a prozone: sentiamo il parere di effe8...
una cosa fattibile sarebbe l'analisi delle SLA dei maggiori hoster, come quella che hai fatto tu in un tuo post, ma magari più in grande.

per quello che riguarda il CMS da usare, concordo che una cosa scritta appositamente potrebbe essere più performante, ma ci vuole un grande investimento per svilupparla...
Joomla (qui mi sento chiamato in causa :lol:  )non è un progetto giovane: l'intero Dev Team che si occupa dello sviluppo è quello che ha portato Mambo fino alla versione 4.5.2, e joomla 1.0 si basa su quel codice. non è un progetto campato per aria, visto che sono anni che viene sviluppato ed è contornato da una grandissima community...  inoltre fervono i lavori per la versione 1.1 che introdurrà nuove caratteristiche. inoltre Joomla è abbastanza veloce, in quanto molte caratteristiche aggiuntive possono essere disabilitate facilmente...  
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Tutela Dell'hosting
« Risposta #36 il: 9 Marzo 2006, 15:14:06 »

stavo per rispondere io alle osservazioni di luke, ma vedo che miki89 ha scritto in modo preciso quello che avrei esposto in termini più generali.

joomla non è per niente agli inizi, a parte il nome. inoltre dà il vantaggio di risolvere il problema dei contributi di community in termini di news, recensioni e sondaggi. un cms da blog tipo wordpress mi pare limitato negli orizzonti di estensione, che sono indispensabili al progetto.

se si vuole creare una knowledge base specifica, il cms deve essere il più elastico possibile, e mi pare che joomla, in questo senso, sia molto avanti. lo dico da ex-nuker (uhm, mi rendo conto che sono un ex-tutto...).

mi sembra avanti anche in termini di approfondimento dei problemi di sicurezza, ed in grado di migliorarsi ulteriormente. certamente, un cms con accesso consentito a degli utenti con dei permessi di scrittura è intrinsecamente una porta aperta, seppur sorvegliata e protetta.

ma non vedo alternative praticabili... questo progetto non può proprio essere un sito statico e, giustamente, non può permettersi costi esagerati per partire. ho ben presente quanto costò un portale privato in jsp proprietario, che ci fu commissionato alcuni anni fa, quando le alternative erano pochine: 40milioni di lirette di sola programmazione. ed era, tutto sommato, meno ambizioso di questo progetto.

ho la ragionevole convinzione che joomla abbia caratteristiche adatte a fornire la piattaforma necessaria. non fosse altro che per il fatto di beneficiare del costante supporto evolutivo della community.

sul fatto che ci vogliano sponsor forti, luke ha solo ragione. infatti era un tema che avevo già introdotto, perchè non si tratta di un progettino poco ambizioso. anche sul fatto che ci voglia un supporto associativo in termini di supervisione e controllo, c'è poco da discutere.

forse sarebbe più pratico coinvolgere una o più associazioni consumatori sensibili al problema, piuttosto che crearne una ex-novo. come pure coinvolgere AHR come parte diligente nello sviluppo. alla fine l'associazione di fatto esisterebbe lo stesso, con il vantaggio di poter utilizzare canali di interfaccia e relazione con l'esterno, pubblico e privato, già esistenti e consolidati.

ultimo aspetto, parte monitoraggio: cosa si pinga? si pinga il pingabile, non si può obbligare nessuno a farsi pingare, se non vuole. il mio concetto del chi c'è -c'è- e chi non c'è -non c'è- è proprio questo. l'obiettivo è far si che -convenga- esserci e farsi pingare come un puntaspilli. se da questo deriva un bollino di qualità, sarà bene averlo, e del colore migliore, anche (vedi mio post precedente parioggetto).

io non so niente di aruba (a caso) e non ho motivo di credere che non sia disposta a collaborare e farsi pingare il pingabile. dico che, mai come su internet, nessuno è solo al mondo e può pensare di andare avanti molto a modo suo. se l'iniziativa serve a dare fatti e non pugnette, converrà a tutti fornire i dati che attestino la sua efficienza. parto dall'idea che siano tutti efficienti, fino a prova contraria.

come per l'autovelox, lo scopo vero è virtuoso e preventivo: spingere gli operatori a migliorare il servizio piuttosto che inseguire scorciatoie di guerra sui prezzi. servizi sempre meno cari in quanto sempre meno affidabili non servono a nessuno. nemmeno a chi li propone, visto che deve pensare in termini di limatura del margine.

voglio portare un paragone attualissimo e scottante. una parte importante del mio parco clienti era nel settore idro-termo-sanitario. dico "era", purtroppo, perchè è stata massacrata dalla concorrenza cinese. molti sono scomparsi, hanno fatto bancarotta, sono stati assorbiti o hanno cambiato attività.

erano piccole e medie aziende che per anni avevano impostato il loro business sulla copia, più o meno legittima, delle tecnologie, sulla sottrazione dei clienti altrui mediante dumping dei prezzi. innovazione tecnologica, zero. marketing avveduto, sconosciuto.

sono arrivati i cinesi, che propongono un rubinetto finito, cromato e confezionato in blister al costo dell'ottone in barre a monte della fusione. se vuoi restare nel settore ti metti a vendere i prodotti cinesi... oppure ti dài alla ristorazione. quanto a produrre non se ne parla proprio.

nel nostro campo specifico c'è stato un caso emblematico: tiscali. ha inventato internet gratis (che gli venga...). aveva capitali da spendere e campava sui futures, accumulandone altri via operazioni di borsa. solo in seguito è diventato un fornitore reale, con conti reali, con assets reali. ma nel frattempo tutti i piccoli providers locali avevano dovuto chiudere il chiosco. era gente che faceva la guerra dei prezzi.

bisogna che il mercato sia serio e robusto, oltre che competitivo. ed anche che specchietti per allodole come il tuttogratis siano nella sostanza scoraggiati o resi impossibili. per una difesa della libertà del mercato.

ci può essere sempre un guglielmocancelli della piccoloemolle che, stufo di rastrellare e collezionare pergamene medioevali, decida di spendere una porzioncina delle sue plusvalenze per comprarsi il mercato italiano. tuttogratis a tutti per 3 anni. fine degli hosters ben prima, ovviamente.

quando è rimasto solo, [1] i servizi sono un monopolio di fatto, ti devi rivolgere a lui, i prezzi li fa lui, il tuttogratis è finito. e tu navighi con servizi suoi, se vuoi navigare. [2] salvo che lui decida che tu non sei affidabile per farlo, e quindi ciccia.

mi pare che qualcosa del genere sia già successo, sul punto [1], mentre sul punto [2] il bello si deve ancora vedere...

io, però, sono un poeta, e mi ostino a credere che questo si possa e si debba evitare.

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Tutela Dell'hosting
« Risposta #37 il: 9 Marzo 2006, 16:33:40 »

Visto che siamo in tema e che della società in questione si è già parlato qui credo valga la pena di evidenziare questa notizia:
http://punto-informatico.it/p.asp?i=58266&r=PI

Il che conferma che anche chi è già ben piazzato in un'ipotetica classifica degli hoster continua a migliorarsi.
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